‘Come avevo chiesto quest’estate, la Commissione di Inchiesta sugli infortuni e sulle morti sul lavoro ha avviato un’indagine sul caporalato e sui casi di decesso per sfruttamento, a partire da quello di Paola Clemente, morta di troppa fatica nei campi pugliesi. La presidente della Commissione Camilla Fabbri ha fatto sua la causa e ha aperto un fascicolo su quella morte e sulle altre che si sono succedute, purtroppo, in questo agosto infuocato. Fare luce sulle condizioni di lavoro dei braccianti e sulla recrudescenza del caporalato in agricoltura, ma anche in edilizia, è un preciso dovere delle istituzioni’. Lo dice la senatrice del Pd Erica D’Adda, componente della Commissione Lavoro e della Commissione Infortuni.
‘Al di là delle indagini della magistratura – prosegue Erica D’Adda – questa nostra ricognizione servirà a trovare soluzioni immediate per sradicare il caporalato. Non sarà impresa facile, perché il fenomeno è forte, spesso collegato alla criminalità organizzata. E tuttavia una società che vuole dirsi civile non può chiudere gli occhi di fronte al degrado e allo sfruttamento delle persone. Insieme con il disegno di legge del ministro Martina, l’azione di indagine sarà un supporto molto importante e un punto di partenza per azioni precise di comprensione e intervento sul territorio’.
‘Al di là delle indagini della magistratura – prosegue Erica D’Adda – questa nostra ricognizione servirà a trovare soluzioni immediate per sradicare il caporalato. Non sarà impresa facile, perché il fenomeno è forte, spesso collegato alla criminalità organizzata. E tuttavia una società che vuole dirsi civile non può chiudere gli occhi di fronte al degrado e allo sfruttamento delle persone. Insieme con il disegno di legge del ministro Martina, l’azione di indagine sarà un supporto molto importante e un punto di partenza per azioni precise di comprensione e intervento sul territorio’.