Al Senato si sono svolte le comunicazioni della presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo nel corso delle quali ha spiegato le linee politiche che l’esecutivo porterà a Bruxelles. Sui migranti ancora un attacco alle Ong e alle organizzazioni che salvano vite in mare.
Questo è l’ottavo consiglio europeo nel quale la Premier rappresenta tutti i noi e siamo alla vigilia della terza manovra su cinque di questo governo. Io consiglierei a Giorgia Meloni di non utilizzare sempre riferimenti al passato, a chi c’era prima di lei, anche per le prossime due manovre perché potrebbe arrivare alla fine legislatura parlando solo di quello che è accaduto prima del suo arrivo. La manovra che sta per arrivare in Parlamento sarà pesantemente condizionata dalle scelte del governo Meloni in Europa, quelle scelte di cui la Premier ha dimenticato di narrarci. Ha fatto una bella arrampicata sugli specchi, provando a parlare degli interessi nazionali come se fossero gli interessi della comunità italiana, quando sono gli interessi di parte della maggioranza. Ma vorremmo ricordare alla Premier che gli interessi nazionali non coincidono con quello che lei pensa. Perché sarebbero interessi di tutti se si facessero in Europa le battaglie che la destra non fa e cioè la battaglia per il bilancio comune, per il debito comune, per la difesa comune, per l’industria comune, per i salari comuni, per il welfare comune, per le pensioni comuni. Ma su queste battaglie l’Italia non c’è mai”. Lo ha detto in Aula il senatore Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd

Boccia a Meloni
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