Ma serve maggiore impegno Ue
Una delegazione di 12 parlamentari, tra cui il senatore del Partito democratico Gianpiero Dalla Zuanna, ha visitato la nave della Marina Militare San Giusto, che a Reggio Calabria ha sbarcato 700 stranieri richiedenti asilo, recuperati nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia.
‘L’operazione Mare Nostrum è imponente – sottolinea l’esponente pd – e impegna cinque unità della Marina Militare, con interventi integrati anche dell’Aereonautica, della Guardia Costiera e di altri corpi dello Stato su 70 mila km quadrati di acque internazionali fra l’Italia e le coste dell’Africa. Gli obiettivi sono due: evitare i naufragi e fermare l’azione degli scafisti, entrambi raggiunti con i quasi 500 scafisti assicurati alla giustizia e, in meno di un anno, oltre 100 mila stranieri richiedenti asilo recuperati in mare nonostante le dotazioni di imbarcazioni di salvataggio risultino non sempre adeguate. Permangono, però, degli interrogativi a cui bisogna dare risposta. C’è chi fa rilevare che Mare Nostrum potrebbe aver spinto un numero maggiore di persone a tentare di raggiungere la costa italiana. A mio avviso non è così. Le partenze sono molte perché la Libia non vuole o non è in grado di evitarle a causa dell’assenza di un vero Stato in grado di arginare il fenomeno come in Tunisia e in Marocco, Paesi che riescono a pattugliare le coste, in accordo con la Spagna e con l’Italia. Ora, se è vero che l’Italia non può continuare a lungo ad accogliere 100-150 mila profughi l’anno, l’unico modo per limitare le partenze è intervenire in Libia. In tal senso, andrebbe promossa con forza una missione internazionale – conclude Della Zuanna – cercando nel frattempo di promuovere in questo paese la nascita e il consolidamento di un vero Stato. Nel frattempo, l’operazione Mare Nostrum non può essere interrotta, anche se va sollecitato un maggior coinvolgimento dell’Unione Europea’.

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