“Ho presentato un’interrogazione al Ministro Speranza per chiedergli di avviare un’urgente indagine ispettiva per fare piena chiarezza sulla validità dello studio del prof. Crisanti. L’interrogazione è stata sottoscritta da 20 senatori del gruppo del Pd”. Così in una nota il senatore del Pd eletto in Veneto Vincenzo D’Arienzo.
“I fatti sono così gravi – prosegue il senatore – che ritengo sia doveroso approfondire il delicato contesto. Infatti, anziché esaminare lo studio per confutarne le ragioni o per rivalutare le scelte operate, i dirigenti scelti da Zaia hanno preferito la via giudiziaria che sembra avere il brutto sapore dell’intimidazione.
Ciò che è a tutti chiaro, ovvero che tre tamponi rapidi (di prima e seconda generazione, oggi superati) su 10 non avrebbero intercettato i contagiati da varianti del virus Covid 19, per Azienda Zero è diffamazione e discredito.
Al contrario: ci dicano come mai nonostante siano stati informati ad ottobre scorso, non solo non avrebbero avvisato né il Comitato Tecnico Scientifico nazionale né il Ministero della Salute, ma addirittura proseguito con l’utilizzo di massa dei tamponi rapidi in Veneto che ha raggiunto quasi il 68% di tutti i test del tampone per Sars-Cov-2. Se lo studio venisse suffragato sarebbe addirittura possibile ipotizzare che l’utilizzo di massa dei tamponi rapidi in Veneto possa aver involontariamente favorito la diffusione di varianti virali da questi non rilevabili, contribuendo così alla loro libera circolazione e all’inefficacia delle misure di contenimento poste in essere dalla Regione.
Peraltro, Azienda Zero è a conoscenza dell’indagine della Procura di Padova in merito allo studio del Prof. Crisanti, in particolare per verificare se i tamponi rapidi possano avere un’affidabilità molto inferiore a quella dichiarata dalle aziende farmaceutiche produttrici. Perché, allora, denunciarlo per diffamazione? Anziché valutare lo studio e controbattere, Azienda Zero ha querelato il prof. Crisanti.
Siamo all’assurdo! Per questo come senatori del Pd – conclude D’Arienzo – chiediamo al ministro Speranza di inviare gli ispettori con urgenza perché se confermate le ipotesi siamo di fronte all’inimmaginabile”.