‘Francamente ci saremmo aspettati una maggiore chiarezza e una linearità che a questo punto chiederemo alla Direzione generale degli Spedali civili di Brescia e alla Regione Lombardia che sentiremo nei prossimi giorni’. Così Emilia Grazia De Biasi al termine dell’audizione del Comitato etico degli Spedali civili di Brescia nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sul caso Stamina decisa dalla Commissione sanità del Senato di cui è presidente.
Inoltre, continua la senatrice Pd, ‘stupisce che la Professoressa Carmen Terraroli valuti che non ci sono effetti negativi esclusivamente sui dodici casi di diretta responsabilità degli Spedali Civili di Brescia e non prenda in considerazione tutti quanti gli altri casi, numerosi, solo perché nominati dalla magistratura adducendo peraltro una letteratura scientifica che non risulta essere così definita e tanto più in assenza dell’autorizzazione di brevetto di Stamina negato sia dagli Stati uniti che dall’Europa’. Insomma, continua De Biasi, ‘ci auguriamo che la Direzione generale degli Spedali civili di Brescia sia più chiara nel ricostruire il percorso che ha portato a sperimentare il metodo Stamina in un ospedale pubblico’.
Inoltre, insiste De Biasi, ‘stupisce, da parte di un Comitato etico, la supina esecuzione di indicazioni proveniente da altre fonti. Stupisce anche che un Comitato etico non ritenga di intervenire sulla difesa dell’obiezione di coscienza esercitata da alcuni medici sull’attuazione del metodo Stamina. Una difesa che, a mio giudizio, non può non toccare proprio ad un Comitato etico. Stupisce infine- conclude la Presidente della Commissione Sanità del Senato- che un Comitato etico non abbia nulla da dire sulle imposizioni della magistratura sul proseguimento del metodo’.

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