“Sono 1.200.000 i professionisti della sanità che stanno attendendo questo provvedimento. Non sono pochi. Aspettano da quattordici anni”. A sottolinearlo è Emilia Grazia De Biasi, Presidente della Commissione Sanità del Senato, nella sua replica in aula di Palazzo Madama che sta discutendo il Ddl Lorenzin. La senatrice Pd ha voluto evidenziare come il provvedimento in discussione (l’Aula ha approvato oggi i primi tre articoli) sia “un punto di equilibrio”, così come c’è un “equilibrio” nella sua struttura “per quanto riguarda le professioni” sanitarie. Nel Ddl, ci sono, a questo proposito, “due nuove professioni che vengono istituite (osteopata e chiropratico)” e “gli osteopati avranno per la prima volta l’obbligo di conseguire una laurea triennale. È un fatto importantissimo, perché oggi quest’obbligo non c’è”. Secondo De Biasi era necessario scegliere delle “priorità” come la “ricerca” che è “fondamentale per il nostro paese”; la “maternità” perché “prima di ragionare sui programmi di fertilità” bisogna “ragionare sulla sicurezza della maternità”. Infine, sono stati “sanzionati quei delinquenti, perché questo sono, che maltrattano gli anziani e i disabili nelle case e nelle residenze protette”. Insomma, ha concluso De Biasi, “stiamo compiendo un passo molto più importante di quanto molti di noi possano pensare in favore di una migliore sanità e di un migliore Servizio sanitario nazionale”.
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