‘Con tutte le buone intenzioni di partenza, credo che giustamente sia arrivato il momento di mettere mano alla riforma del Titolo V della Costituzione’. Lo ha detto Emilia Grazia De Biasi, presidente della Commissione Sanità del Senato, intervenendo oggi a Roma agli Stati generali della sanità, articolo 32 della Costituzione, organizzati dall’Associazione Giuseppe Dossetti. ‘Ovviamente- ha proseguito la senatrice- non penso a un anacronistico ritorno al centralismo dello Stato, ma oggi dobbiamo dirci che la sanità non può essere affidata a 21 stati autonomi che non comunicano con lo Stato e con uno Stato che non comunica con loro al di là della Conferenza stato-regioni’. Questo, a giudizio di De Biasi, ‘è un tema serio: la diversità è una ricchezza ma la difformità è un’altra cosa perché diventa disuguaglianza’. Insomma, ha concluso la Presidente della Commissione sanità di Palazzo Madama, ‘credo nelle pari – opportunità come ridefinizione moderna del valore dell’uguaglianza ma penso non possa essere il caso, a seconda di dove si nasce e di dove si vive, a decidere se una persona viene curata bene o viene curata male’.

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