‘Il riconoscimento del genocidio armeno da parte di papa Bergoglio ha scosso il mondo dall’indifferenza e aperto una nuova strada della pace e della riconciliazione tra i popoli’. E’ quanto ha detto Emilia Grazia De Biasi, nell’intervento pronunciato oggi nell’aula del Senato in occasione del centenario (24 aprile 1915) del genocidio armeno. La presidente dell’Associazione parlamentare ‘Amici dell’Armenia’ ha aggiunto: ‘ciò che è stato resta e non si può riscrivere. Le parole hanno un peso grande perché ridisegnano i contorni della memoria e impediscono che essa svanisca nella pura ricostruzione di avvenimenti. Lo dico oggi perché oggi il destino dell’umanità è comune e la pace e il dialogo devono prevalere sul passato’. Per questo, ha concluso De Biasi, ‘ è importante che anche la Turchia non interrompa il filo di speranza che ci lega perché la Turchia di oggi, così vicina all’Europa, non è responsabile del suo passato, ma è responsabile con tutti noi del futuro di convivenza e di pace’. Su richiesta della senatrice l’aula del Senato ha osservato un minuto di silenzio.