‘Il Documento di economia e finanza 2015, dopo diversi anni bui e di pesanti sacrifici per cittadini e imprese, contiene finalmente dati e previsioni economiche di finanza pubblica che evidenziano, già a partire dal corrente anno, un deciso cambiamento di rotta che, nonostante le molte incognite che gravano ancora sul Paese, rende possibile guardare al futuro con nuove prospettive’. Lo ha dichiarato il senatore Mauro Del Barba (Pd), segretario della commissione Bilancio, intervenendo oggi durante il dibattito sul Def.
‘La favorevole evoluzione del contesto internazionale e nazionale – ha spiegato Del Barba – sta infatti spingendo la nave Italia verso una crescita stabile e duratura, tale da porre il rapporto tra debito e Pil su un sentiero rassicurante per il Paese e per i mercati finanziari. Fruiamo di venti favorevoli, ma ci si dimentica che questa nave è stata presa dal centro di una tempesta, salvata dagli scogli e riparata in porto con grande sacrificio degli italiani e grande impegno dei Governi in questi ultimi anni’.
‘La definitiva ripresa tuttavia – ha detto ancora il parlamentare Pd – necessita di essere sostenuta dalle concessioni di credito e ciò non avverrà per il solo effetto del quantitative easing. Sicuramente il Governo e il Parlamento dovranno aiutare gli istituti di credito italiani anche a far fronte alla problematica dei crediti non performing, che attualmente appesantisce i bilanci delle nostre banche. Il deprezzamento dell’euro è un altro elemento che sospinge il cambiamento di rotta, aiutando le esportazioni e le aziende che prevalentemente esportano i prodotti italiani di qualità all’estero. Tuttavia, è importante che si registri, di fianco al dato significativo sulle esportazioni, quanto tale andamento sia sostenuto anche da sforzi sulla domanda interna. È alle famiglie e alle imprese italiane e alle fatiche che oggi gravano sulle loro spalle che consegniamo questo Def. Sicuramente nei prossimi tre anni – ha concluso Del Barba – si conferma una legislatura che dovrà insistere sulle riforme perché queste prospettive siano effettivamente una realtà’.

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