“Abbiamo sempre sostenuto che sulla violenza contro le donne serve l’impegno di tutti, che con senso di responsabilità avremmo collaborato a scrivere norme che raccogliessero le indicazioni della commissione femminicidio. Soprattutto abbiamo sempre chiesto un impegno serio sulla formazione e sull’educazione. Perché la violenza contro le donne si sconfigge con politiche di prevenzione e di contrasto globali, capaci di promuovere un cambiamento culturale. Anche le misure cautelari, che dal testo approvato oggi alla Camera escono rafforzate, hanno bisogno per essere efficaci di operatori della giustizia e delle forze dell’ordine formati e capaci di fare un’attenta valutazione del rischio. In questo senso abbiamo contribuito a migliorare il testo del governo, abbiamo evitato il ricorso all’ammonimento nel caso della violenza sessuale e inserito un esplicito riferimento alla formazione”. Lo dice la senatrice del Pd Cecilia D’Elia, vicepresidente della Commissione Bicamerale contro il femminicidio.

“Si poteva essere più coraggiosi – prosegue D’Elia – ma pensiamo di aver comunque determinato un avanzamento delle norme, di questo ringrazio le deputate e i deputati del Pd che hanno tenacemente lavorato per ottenere questo risultato. Ci aspettiamo che il governo adesso si impegni sull’educazione e sul rafforzamento della prevenzione, per un finanziamento adeguato di queste misure”.


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