“E’ con emozione che dichiaro il voto favorevole del Pd sul disegno di legge a prima firma Liliana Segre, promosso dai senatori a vita, dedicato alle celebrazioni per il centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti. Un parlamentare martire, la cui vicenda non può non parlare alla coscienza di ognuno di noi, ma non solo per la sua coerenza e la veemenza con cui denunciò le violenze squadriste fasciste. Matteotti, qui è la sua peculiarità, prima e più lucidamente di altri vide il pericolo fascista e propose la battaglia per la difesa della democrazia come prioritaria anche per il movimento operaio e sindacale”. Lo ha detto la senatrice in Aula Cecilia D’Elia, capogruppo del Pd nella Commissione Cultura. “Matteotti – ha proseguito D’Elia – comprese il pericolo che per le organizzazioni operaie rappresentava il movimento fascista. Vedeva nel fascismo la reazione alle importanti conquiste ottenute attraverso le grandi lotte contadine del 1919 e del 1920. Al Congresso socialista del 1921 tentò di convincere una distratta maggioranza che il fascismo era un’emergenza da affrontare in modo deciso e organizzato e come segretario del Partito socialista unitario combatté contro il fascismo e contro i collaborazionisti interni. Il suo assassinio fu un punto di non ritorno, Mussolini ne rivendico la paternità nel gennaio del 1925. Con questo testo di legge e con l’ordine del giorno collegato noi sosteniamo non solo le celebrazioni del centenario, ma anche la ricerca e il recupero di tutte le fonti rilevanti. Sarà così possibile costruire una pedagogia civile attorno alla sua figura. Il compito, per noi contemporanei, è farci davvero eredi della sua passione democratica e antifascista. E non è possibile non vedere rischi che ci sono – ha concluso D’Elia – Paolo Berizzi è l’unico giornalista sotto scorta, minacciato da formazioni neofasciste e neonaziste, l’assalto alla Cgil. Non è possibile liquidare questi fatti come pericoli che vede solo qualcuno”.

Roma, 23 maggio 2023


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