“Il Me Too è diventato finalmente anche in Italia il simbolo di una battaglia contro le molestie e le violenze sessuali messe in atto da produttori e registi che esercitano il loro potere per ottenere favori sessuali non consensuali. Quasi sempre donne le vittime, quasi sempre uomini gli aggressori. È doloroso pensare che l’arte, espressione di libertà, sia macchiata troppo spesso da violenza e sopraffazione, ce lo ricorda Artemisia. Va cambiato il sistema, questo chiama in causa tutti. Quello della violenza di genere e del sessismo è una questione di violazione dei diritti umani, basato su un sistema di stereotipi che nega le relazioni paritarie tra i sessi. Nessun esercizio di potere che sminuisce le donne e i loro ruoli è più tollerabile”. Così la senatrice Cecilia D’Elia, capogruppo Pd in commissione Cultura a Palazzo Madama. “Abbiamo presentato in Senato un disegno di legge contro le molestie sessuali nei luoghi di lavoro, con la prima firma di Valeria Valente , e siamo in campo per dare corpo e gambe al coraggio delle donne e alle associazioni che ogni giorno si battono per destrutturare l’apparato patriarcale. Questa è una battaglia di civiltà che va combattuta tutte assieme, ognuna nei luoghi dove può incidere”, aggiunge D’Elia che conclude: ‘grazie alle associazioni Amleta e Differenza Donna e le attrici per la denuncia pubblica di questa mattina” nel corso della conferenza stampa “Un mee too italiano? Le attrici alzano il sipario sulla violenza” ospitata dall’Associazione della Stampa Estera in Italia


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