“Quanto avvenuto a Catania è un fatto gravissimo, figlio ancora una volta di una cultura maschilista e patriarcale che fa dello stupro uno strumento di sopraffazione. Voglio esprimere vicinanza alla ragazza, che ha dimostrato grande forza, farle sentire che le siamo vicine.
I numeri e i fatti che interessano il nostro paese, da nord a sud, mettono in luce che la violenza contro le donne è un fenomeno trasversale, che non ha limiti né sociali, né economici, né geografici. Ha radici profonde per questo insistiamo sulla necessità di educare alle differenze e alla parità.
Per sconfiggere la violenza ci vogliono politiche integrate, che insistono su prevenzione, punizione, protezione delle donne come ci insegna la convenzione di Istanbul. Siamo impegnate ogni giorno su questo, fuori e dentro il Parlamento e continueremo a farlo e a chiedere più fondi, piu formazione, più strumenti per le donne e per rendere le città e le case sicure”. A dichiararlo è Cecilia D’Elia, senatrice Pd, capogruppo in commissione cultura e vicepresidente della commissione femminicidio.


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