“Oggi la commissione 7a del Senato ha discusso la Risoluzione n. 67, riguardante le misure da avanzare per assicurare efficace contrasto ai crescenti episodi di violenza nei confronti degli insegnanti e del personale scolastico. Il testo proposto dal Presidente Marti ha raccolto molte osservazioni degli auditi e delle opposizioni, tutte volte a porre l’accento sul rafforzamento delle misure preventive ed educative, sulla valorizzazione del ruolo dei docenti, anche sul piano del riconoscimento retributivo, e sulla costruzione di una scuola capace di includere, soprattutto nelle realtà dove insistono maggiori situazioni di fragilità e disagio. Abbiamo dato priorità alla promozione di studi e analisi per la formulazione di proposte e misure idonee a ridurre i fattori di rischio e dando la massima attenzione alla prevenzione e all’azione informativa”. Lo dice la senatrice Cecilia D’Elia, capogruppo Pd in Commissione scuola, istruzione pubblica, cultura.

“Abbiamo però scelto di astenerci nella votazione – prosegue D’Elia – perché resta nel documento un approccio punitivo che riteniamo dannoso. L’indicazione data al legislatore di aggravare le pene, ci pare infatti controproducente e lontana dall’idea di scuola e di società che sosteniamo. Avevamo chiesto di considerare con maggiore coraggio un approccio più preventivo e volto al recupero dei fenomeni di fragilità e di vulnerabilità sociale ed educativa”.


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