“Il ministro Valditara torna oggi sulla lettera inviata all’Aie (associazione italiana editori) per chiedere verifiche circa la correttezza dei fatti storici contenuti in un libro di testo, edito da Laterza, e adottato da alcune scuole, citando punto per punto il codice di autoregolamentazione dell’associazione fino all’irrogazione di eventuali sanzioni. Si commenta da sola la volonta’ di un ministro di entrare nel merito dell’autoregolamentazione di un’associazione che – da prassi- riguarda chi di quella realta’ fa parte e non il governo. Piu’ in generale, si tratta di un’azione preoccupante perche’ prefigura un intervento dello Stato su un testo considerato sospetto, oltre che l’ennesimo attacco all’autonomia didattica delle scuole che hanno adottato quel libro di testo”. Lo scrivono in una nota Irene Manzi e Cecilia D’Elia, capigruppo dem in commissione istruzione di Camera e Senato. “Al di la’ del giudizio sulla singola pagina del manuale scolastico – sostengono – c’e’ un tentativo intimidire e indirizzare verso l’adozione di testi scolastici graditi dalla maggioranza di governo. E questo, in tutta evidenza, e’ inaccettabile e pericoloso. Ricorda quei regimi totalitari ed illiberali che proprio il Ministro cita. Il controllo politico della storia e della ricerca e’ un pericolo da cui tutti dovremmo guardarci”.


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