“Il voto di una mozione unitaria al Senato nel giorno internazionale della lotta alla omotransfobia
segni un cambio di passo: passiamo dalla strumentalizzazione
ideologica di queste vite alla cura di queste vite, noi
democratici ci saremo, continueremo ad esserci, da questa parte
che è quella giusta”. Lo ha detto in Aula la senatrice Cecilia
D’Elia, capogruppo del Pd nella Commissione Scuola, università e
cultura e portavoce della Conferenza nazionale delle
Democratiche, nella dichiarazione di voto favorevole del Gruppo
del Pd.
“Il 17 maggio è una giornata storica – ha detto D’Elia – non
potevamo permettere che passasse nel silenzio delle aule, che
anche da questi luoghi non si alzasse voce contro ogni forma di
violenza legata all’orientamento sessuale e all’identità di
genere, sarebbe stata un’afasia insostenibile contro l’omofobia,
in una giornata in cui il Presidente Mattarella ha parlato di
insopportabile piaga sociale. Non abbiamo inteso pregiudicare un
percorso unitario perché le battaglie su questi temi dovrebbero
essere condivise. Ma sappiamo che in questo Paese non riesce ad
essere così, che questo momento è caratterizzato da un attacco
culturale e politico senza precedenti alla cittadinanza LGBTQI+,
già fortemente stigmatizzato in sede europea da ben due
risoluzioni del Parlamento di Strasburgo nelle ultime settimane,
accomunati noi a Ungheria e Polonia ed è insopportabile. Oggi
tutti insieme con questo testo condanniamo quei paesi che
criminalizzano l’omosessualità in Africa e altrove. E’ una scelta
importante, alla quale dobbiamo far seguire conseguenze, come
riconoscere asilo a chi viene dai paesi in cui essere Lgtbqi+ è
un reato, come dare pari dignità a tutte le famiglie e
riconoscere piena cittadinanza a tutti i bambini, come approvare
una legge contro i crimini d’odio. E’ anche sul pieno
riconoscimento e sulla tutela dei diritti Lgtbqi+ che si gioca
una parte importante della nostra partecipazione a testa alta al
processo di integrazione europea”.