‘Alla prima prova della nomina di un delicato organismo istituzionale il governo mostra di non avere alcuna considerazione del necessario pluralismo delle idee in materia di bioetica. Il Presidente e i nuovi componenti dell’ufficio di presidenza del Comitato Nazionale di Bioetica esprimono tutti un orientamento conservatore, se non reazionario, in materia di diritti civili e di autodeterminazione delle donne. Queste nomine rischiano di mettere in discussione l’apporto che il CNB può dare al dibattito pubblico e la sua stessa importante funzione consultiva”. Così in una nota la senatrice Cecilia D’Elia, portavoce delle donne del Pd.

 

 


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