“Leggo che il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara propone lavori socialmente utili per i ragazzi violenti in classe. Sono dichiarazioni che riflettono una concezione punitiva delle istituzioni scolastiche. La scuola è un luogo di educazione e di istruzione chiamato a  investire sulle persone, non è un tribunale. Invece di pensare alle punizioni e alle sanzioni, è necessario che si rafforzi l’investimento culturale, ci si interroghi sulle motivazioni dei comportamenti violenti e del bullismo, per sconfiggerli davvero ma alla radice, costruendo le condizioni necessarie alla crescita dei ragazzi, anche rispetto nel rispetto degli altri”. Lo dice la senatrice Cecilia D’Elia, capogruppo del Pd nella Commissione Istruzione.


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