“Quello che è successo al liceo Visconti di Roma è la prova di quanto sia necessaria l’educazione all’affettività nelle scuole. Di fronte alla “lista delle conquiste” gli insegnati, la dirigente e la comunità scolastica hanno giustamente scelto di non lasciar correre come ragazzata, ma di discutere su quanto accaduto dando parola alle ragazze, a cui va la mia solidarietà.
Parlare, non far finta di niente o semplicemente punire, perché il cambiamento culturale è necessario se vogliamo sconfiggere sessismo e violenza.
Un impegno che abbiamo preso anche come Parlamento, unitariamente a novembre – quando abbiamo approvato la legge contro la violenza che estende le misure cautelari – con un ordine del giorno che ci impegnava ad iniziare entro gennaio la discussione delle leggi sull’educazione all’affettività. Ma il cammino è fermo e non può più rimanere tale. La scuola ha bisogno di sostegno in questo lavoro culturale di promozione del cambiamento e di relazioni fondate sul rispetto e sul consenso”.
A dichiararlo è Cecilia D’Elia senatrice Pd e capogruppo in commissione settima, scuola, istruzione pubblica e vicepresidente commissione bicamerale femminicidio.
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