Tutto il centrosinistra discute se sia giusto o meno riaprire la porta al Matteo Renzi che bussa forte per rientrare in casa. Ma il senatore dem Graziano Delrio, uno che il fu rottamatore lo conosce come pochi altri, la pensa diversamente: “È la domanda di partenza che è sbagliata, perché bisogna partire dalla testa e non dalla coda, ovvero dalle proposte e non dai nomi. Al centrosinistra non serve incartarsi sui personalismi”.
Secondo Giuseppe Conte, Renzi può far perdere molti voti di elettori dem e più o meno tutti quelli del Movimento. Ha così torto?
Io di campagne elettorali ne ho fatte tante, e le assicuro che la gente ti vota solo se rappresenti un`alternativa concreta di governo. Il vero punto è questo, e da qui bisogna partire, costruendo un programma di riforme necessarie, e poi verificare chi ci sta. Penso a un`urgenza come quella della sanità, dove si dovrebbe puntare su un modello di sanità territoriale, sia per quanto riguarda gli ospedali di comunità sia i medici e gli infermieri.
Al momento a sinistra c`è un cantiere più che un`alternativa, giusto?
Va costruita, non c`è dubbio.
Mettendo dentro anche i cosiddetti moderati? C`è chi invoca una Margherita 2.0…
Io non entro in questo discorso. Piuttosto dico che serve includere anche un fronte moderato e liberale, quello che Romano Prodi rappresentò ai tempi dell`Ulivo.
Può incarnarlo Renzi, quello che ha passato la campagna per le Europee a predire la morte del Pd “rosso” di Elly Schlein?
Non bisogna guardare al passato, ma agli italiani e ai loro bisogni.
Ma Iv non dovrebbe dare dei segnali concreti, per esempio lasciando la giunta di centrodestra a Genova, visto che vuole sostenere il centrosinistra in Liguria?
Noi non dobbiamo chiedere abiure, ma l`impegno a sedersi a un tavolo e a discutere dei temi con cui costruire un programma condiviso. La strada giusta è quella indicata da Elly Schlein: ovvero, lasciamo perdere i veti e lavoriamo su cosa c`è da fare. La cosa importante è il progetto, e vale anche per la Liguria.
A questo riguardo, possiamo dire che la pace è uno dei temi che più divide il centrosinistra?
Sì, penso si possa dire. Vedo che si fa fatica a parlarne.
La questione divide anche il Pd, ancora.
Credo che sarebbe urgente discutere su un argomento centrale come questo. Non è certo con l`aumento delle armi che si ottiene la deterrenza, la storia ce lo insegna. Se si vuole fermare la guerra in Ucraina – un conflitto inutile e di trincea, che ricorda la Prima guerra mondiale serve una politica seria e un`azione diplomatica forte dell`Unione europea. Ma in questo momento la Ue è totalmente evanescente, sulla guerra ucraina come sulla situazione a Gaza e in Israele. La Cina, con intelligenza diplomatica, ha presentato un proprio piano di pace e ha di fatto reso la Russia dipendente dai suoi aiuti. C`è chi gioca la partita della pace e chi la guarda. Noi guardiamo.
Auspici da sentimentali, è l`obiezione diffusa, anche da parte di voci del centrosinistra.
Questo non è pacifismo teorico. Ricordo che negli anni 80 le testate nucleari nel mondo erano 70 mila, e che ora sono 12 mila grazie alla mobilitazione popolare per il disarmo che portò agli accordi internazionali. E sempre una questione di scelte. E le scelte le deve fare la politica, non i generali. Piut- tosto, va ricordato come Donald Trump abbia disdetto da presidente un accordo fondamentale contro la proliferazione nucleare.
Chissà cosa ne pensa Conte. Secondo il leader dei Cinque Stelle, se Trump dovesse tornare alla Casa Bianca non sarebbe una minaccia per la democrazia.
Che si debba dialogare con chiunque verrà eletto come presidente degli Stati Uniti è ovvio, perché dovremo rispettare la scelta degli elettori americani. Ma chi si considera nel centrosinistra può e deve dare un giudizio politico su Trump. Tra lui e Kamala Harris c`è una bella differenza.
Antonio Tajani insiste per lo ius scholae. Pura tattica o a settembre Forza Italia potrebbe fare davvero dei passi concreti?
Una maggioranza per approvarlo in Parlamento c`è, sui diritti non si può parlare di destra e sinistra. Ma ora aspettiamo i fatti. Altrimenti saranno state solo chiacchiere estive.
Sulla guerra, a sinistra siamo divisi Trump? Conte deve esporsi