“Voteremo la mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina dando attuazione a quella soluzione che viene sostenuta da anni, ovvero quella di due popoli e due Stati. Tuttavia avremmo voluto un dibattito vero perché penso si stia perdendo una occasione per fare chiarezza. Fare chiarezza sull’oggetto del nostro confronto: nessuno è obbligato a scegliere tra padre e figli. Gli ebrei possiamo considerarli dal punto di vista religioso come i nostri padri mentre gli arabi i figli. Si tratta di riconoscere un diritto, perché come scriveva il filosofo Martin Buber la terra può santificare l’uomo ma anche trascinarlo in basso. Con la terra esiste un rapporto idolatrico: “dal fiume al mare” sostengono gli opposti estremismi, siano essi arabi o israeliani. La terra però non si espande e quindi la convivenza è inevitabile, a meno che qualcuno confonda il diritto immobiliare con quello internazionale, pensando alla deportazione di una intera popolazione. Non esiste un divieto al riconoscimento dello Stato di Palestina, già altri Stati, molti altri Stati, hanno votato per il riconoscimento. Non si tratta di un atto di insurrezione, né di un atto contro Israele. Come Israele ha avuto diritto ad uno stato così deve essere per i Palestinesi; le parole di speranza di Ben Gurion per gli israeliani di tornare ad avere una terra deve valere anche per i palestinesi. Non riconosceremo certo Hamas, artefice di una sorta di colpo di stato ai danni dell’Autorità palestinese per impossessarsi della Striscia. Se neghiamo il diritto del popolo di Palestina di avere uno Stato perché esiste Hamas allora sarebbe come dire che Israele non aveva diritto ad avere un suo Stato perché vi era la banda Stern. Oggi discutiamo del diritto all’autodeterminazione dei popoli pensando che la convivenza sia possibile, non di altro e per questo avremmo voluto che il Governo italiano mostrasse più coraggio. Non dobbiamo aspettare che sia Trump ad agire, a riconoscerlo, perché quando lo dovesse fare noi arriveremmo tardi come sta avvenendo nel caso dell’Ucraina e della Ue”. Così il senatore del Pd Graziano Delrio intervenendo nell’aula di palazzo Madama nel corso della dichiarazione di voto sulla mozione del M5S per il riconoscimento dello Stato di Palestina.
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