Lo premette, rivendicando la sua storia: “Di certo non mi offendo se mi definiscono un pacifista”. Il senatore del Pd Graziano Delrio, ex ministro, ex sindaco di Reggio Emilia, parla senza timori di armi, guerra in Ucraina e pace. La segretaria del Pd Schlein ha detto di condividere la decisione della Germania di rinviare di 5 anni l`aumento delle spese militari al 2 per cento del Pil. E l`ex ministro della Difesa Guerini le ha subito risposto: “Gli impegni si mantengono”.
Che ne pensa?
Bisogna ragionare in termini di difesa comune europea. Già 70 anni fa Alcide De Gasperi sosteneva che l`Europa dovesse andare in questa direzione. Il governo Draghi, saggiamente, ha già spostato al 2028 il termine per portare i nostri investimenti militari al 2 per cento. Ma il punto non sono più i numeri, bensì la strategia della Ue, che è rimasta un nano politico. Ora serve un suo sforzo diplomatico sull`Ucraina. Senza la politica, parlare di riarmo è follia. Per Schlein inviare armi a Kiev resta giusto, mentre il M5S afferma che il sostegno militare ha alimentato il conflitto. Gli aiuti non sono certo lacausa della guerra, determinata dalla volontà di potenza della Russia, che ha violato il diritto internazionale. La priorità ora è che la Ue nomini un inviato per la pace, che deve essere giusta e non una resa. Il Papa ha messo in campo il cardinale Zuppi. E tanti Paesi, dalla Cina all`India, si sono mossi sul piano diplomatico. Possibile che sia assente l`Europa?
La Ue è succube di Stati Uniti e Nato?
No, il problema è il virus del nazionalismo che affligge l`Europa, mentre servirebbe un`azione comune, dai migranti al Patto di stabilità. Lavoro da tempo a una mozione parlamentare con cui invitare il governo a lavorare per una tregua e un`iniziativa diplomatica della Ue, di cui ho discusso anche con membri del centrodestra.
Michele Santoro pensa cuna lista pacifista per togliere voti a Pd e M5S.
Sono sempre positivo verso chi lavora per la pace, io lo sto facendo per il Pd. Ma il tema va inserito nella prospettiva degli Stati uniti d`Europa. Parafrasando La Pira, pacifismo significa pregare per la pace ma anche promuoverla con la politica della fraternità fra i popoli.
Il governo è nel caos sui migranti, e annuncia un nuovo decreto sicurezza.
Era prevedibile, perché non si affrontano problemi epocali con slogan come il blocco navale. Dopo il fallimento dei decreti Sicurezza di Salvini, la destra parte dall`idea che se i migranti arrivano in massa è per colpa della sinistra buonista e delle ong che li spingono a muoversi, ma sono bugie. Nessuno pretendeva miracoli, ma non dovevano smantellare il sistema di accoglienza diffusa, vanificando gli sforzi straordinari dei Comuni e delle cooperative, che vengono pagate dopo 8010 mesi. Serve una politica diversa. E bisogna insistere in Ue per la revisione del Trattato di Dublino, e per una ripartizione equa dei migranti.
Secondo la destra, orai sindaci del Pd ammettono di non volere i migranti.
In questi 15 anni gli amministratori hanno sempre dovuto affrontare emergenze legate ai migranti, ma prima si era sempre cercato di costruire le risposte assieme. Sono pronti a farlo ancora, però sono abbandonati a se stessi.
Il ministro dell`Interno Piantedosi, su Libero, ha detto che verranno aperti centri per i rimpatri in ogni Regione, per mandare via “gli irregolari pericolosi”. E se l`è presa con chi “sventola la bandiera dei porti aperti ignorando le difficoltà di prefetti e sindaci”.
La frase sui porti è un`emerita sciocchezza. Quando salvi una persona devi farla sbarcare in un luogo sicuro, perché lo prevedono le convenzioni internazionali. Temo che anche Piantedosi, uomo ragionevole, si sia adeguato alla propaganda. Se bisogna rimpatriare persone pericolose, noi come Pd ci stiamo. Ma con il record di sbarchi ora il punto non è questo.


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