“Solo chi non vuole guardare alla realtà dei fatti rifiuta di considerare che, tra gli obiettivi della guerra commerciale dichiarata da Trump anche all’Europa, c’è quello di dividere l’Unione. Del resto basterebbe ricordare il discorso del vicepresidente Vance alla conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera con successivo incontro di incoraggiamento con la leader dell’Afd per le elezioni che si sarebbero tenute di lì a poco. Anche per questo, e non solo per la ragione formale di rispettare la competenza dell’Ue sulla politica commerciale, il governo dovrebbe mostrare maggiore convinzione nel sostenere la linea dell’Europa, perché così si tutelano davvero gli interessi del Paese. Non è il momento delle sortite personali o delle partite giocate sui rapporti di vicinanza ideologica che, alla fine, non sono altro che l’espressione di un nazionalismo mai superato e di una sfiducia verso l’Europa unita ed integrata. La differenza tra centrosinistra e centrodestra oggi sta esattamente qui: tra chi crede in un’ Europa Federale che deve fare un salto di qualità e dotarsi di una politica estera e di difesa comune e chi invece crede che la somma di tanti nazionalismi (prima gli italiani, prima gli ungheresi etc.) possa permettere di difendere gli interessi nazionali. Quanti danni stanno facendo il nazionalismo trumpiano e nostrano”. Così Graziano Delrio, senatore del Partito democratico.
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