“La presidente del Consiglio ha perso
oggi l’occasione di fare un discorso storico. Di fronte alle
minacce cosi’ gravi per l’Europa, mi aspettavo dicesse ‘vi
chiedo il mandato per un discorso alto da fare in Europa, in cui
indichero’ la necessità di fare un salto di qualita’ vero, di
superamento del regime intergovernativo sulla politica estera,
di sicurezza e difesa’. Il futuro dell’Europa sta nella
costruzione di un esercito europeo e quindi di una politica
estera comune. Avere un sentimento nazionale e’ diverso
dall’essere nazionalisti, i nazionalisti credono che venga prima
il proprio paese, ma la somma di 27 ‘prima il nostro paese’ non
fa l’Unione europea piu’ forte. Meloni chiarisca una volte per
tutte se e’ favorevole a cedere sovranita’ nazionale per
rafforzare l’Europa e la pace”. Lo ha detto nell’Aula del Senato
il senatore del Pd Graziano Delrio, presidente del Comitato
Schengen.
“Ieri il presidente Mattarella ci ha invitato ad armonia e
convergenza – ha proseguito Delrio – Noi facciamo gli auguri a
Fitto, ricordando che i commissari non rappresentano il proprio
paese, ma la Commissione. In un momento in cui la questione dei
Balcani occidentali e’ cosi’ vitale per il futuro dell’Europa,
ricordiamo e ringraziamo Romano Prodi perche’ la prospettiva
dell’allargamento e’ merito suo. Ridare vita a una volonta’
politica comune vale anche per la questione migratoria e su
questo l’insuccesso del governo della destra e’ davanti agli
occhi di tutti”.
“Il Pd non e’ a favore del traffico degli esseri umani, non
siamo per gli ingressi liberi e regolati dai trafficanti, ma per
regolare gli ingressi regolari. Il decreto flussi non permette
ingressi regolari e le modifiche apportate non sono sufficienti.
Se la destra vuole parlare di revocare la Bossi-Fini e di
ingressi regolari noi siamo pronti, ma non cederemo di un
millimetro sul diritto di asilo e sui diritti dei rifugiati, che
sono incomprimibili e non nelle disponibilita’ della destra.
L’Europa non puo’ perdere la sua anima”, ha concluso.