“Perché il partito – movimento che ha fatto della trasparenza ed onestà la sua ragione d’essere diventa opaco e reticente su un presunto potere di controllo esercitato da una società privata come la Casaleggio Associati sulle mail personali dei parlamentari?”. Lo afferma la senatrice del Pd Rosa Maria Di Giorgi, dopo le rivelazioni che continuano ad apparire sul quotidiano Il Foglio su una presunta attività di spionaggio della corrispondenza elettronica dei parlamentari M5S.
“In una normale democrazia è inammissibile che tali ipotesi rimangano senza risposta. E’ inammissibile che i vertici dei 5 stelle e specialmente il loro ideologo Roberto Casaleggio non sentano il dovere di fornire spiegazioni e informazioni. Questa necessità – continua – si impone al di là delle normali dialettiche politiche tra diversi partiti. Qui si tratta di una questione molto più grande, che riguarda proprio il funzionamento della democrazia. E riguarda anche la concezione della democrazia per la principale forza di opposizione su cui aleggia il sospetto di togliere autonomia ai rappresentanti del popolo eletti sotto il loro simbolo. Dobbiamo pensare – conclude Di Giorgi – che i paladini della trasparenza sono in realtà i primi a deviare dalle regole della democrazia che vorrebbero difendere? Perché scelgono il silenzio e l’ambiguità invece di fare doverosamente chiarezza?”.


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