“Una delle ragioni per cui il nostro Paese fino a questo momento ha fronteggiato la sfida del terrorismo in modo adeguato, ma che ovviamente non ci consente di ritenere sufficiente ciò che abbiamo fatto, è aver perseguito una strategia precisa supportata da forze di sicurezza strutturate e capaci, che in più hanno un’esperienza acquisita nella lotta contro il terrorismo di tipo mafioso. Abbiamo avuto anche una legislazione esemplare che ha messo in campo misure a favore della lotta al terrorismo che ci hanno offerto strumenti per svolgere un’intensa attività di prevenzione, per esempio nelle carceri. Molto c’è ancora da fare, rafforzando l’impegno per la stabilizzazione dell’area del Mediterraneo e della Libia in particolare, compresa la grande emergenza dei flussi migratori. Ma soprattutto è necessario progressivamente neutralizzare la situazione inaccettabile dei centri di detenzione libici, che oltre a essere un luogo dove i profughi vivono in condizioni disumane, possono diventare anche un luogo di cultura per iniziative terroristiche. E in questo senso è molto importante che oggi, per la prima volta, due rappresentanti del Governo Sarraj abbiano affermato di volere prendere iniziative per questi centri di detenzione”. Lo ha dichiarato Nicola Latorre, presidente della Commissione Difesa al Senato, durante la presentazione del libro ‘Sconfiggere il terrorismo. L’evoluzione della minaccia jihadista e gli strumenti di contrasto’ scritto da Andrea Manciulli.

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