E’ necessario rilanciare quel processo di integrazione europea della difesa e della sicurezza comune
‘La sentenza della Corte suprema che annulla le elezioni in Libia rende la situazione certamente più difficile e comunque apre un nuovo scenario in quella crisi. Noi pensiamo che si debba essere prudenti in attesa di ricevere e approfondire elementi sulle motivazioni di questa decisione. Abbiamo però ancor più chiaro un dato: questi ulteriori sviluppi devono rafforzare la determinazione della comunità internazionale e in primo luogo dell’Europa nel richiedere alle parti un cessate il fuoco, l’apertura di corridoi umanitari e il rilancio del dialogo politico’. Lo afferma Nicola Latorre, senatore del Pd e presidente della Commissione Difesa durante la riunione interparlamentare sulla politica estera e di sicurezza comune (Pesc) che si svolge nell’Aula di Palazzo Madama e che oggi è dedicata alla Libia. ‘Stabilizzare la Libia – continua – è un’impresa che in questo momento appare ardua e per qualcuno impossibile. L’Europa invece non deve mollare e deve essere in prima fila per sconfiggere le posizioni estremiste presenti in tutti gli schieramenti che si combattono e fermare ogni iniziativa che possa ostacolare il processo politico perseguito dall’inviato delle Nazioni Unite. Ritengo però, senza retorica – conclude Latorre – che le due crisi di cui stiamo discutendo in questi giorni, quella ucraina e ancor più quella libica, possano rappresentare l’occasione per effettuare un salto di qualità verso quel processo non più rinviabile di integrazione europea della difesa e della costituzione di una effettiva politica estera e di sicurezza comune’.

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