“Non ho partecipato al voto sulla missione di supporto alle forze di sicurezza libiche. La risoluzione presentata dalla maggioranza presenta alcuni elementi positivi e qualche novità, ma risulta tuttora estremamente insoddisfacente e, per certi versi, errata”. Lo afferma il senatore del Pd Luigi Manconi, Presidente della commissione Diritti umani.
“Innanzitutto – spiega Manconi – perché è altissimo il rischio che nelle prossime settimane i nostri mezzi militari si trovino nelle condizioni di contribuire, anche se indirettamente, al respingimento di uomini, donne e bambini sulle coste libiche, finendo così per consegnarli nuovamente nelle mani dei loro persecutori. Finché in Libia non saranno ripristinate le condizioni di sicurezza minime per permettere a un governo legittimo di avere il controllo del territorio e alle organizzazioni internazionali la possibilità di assicurare condizioni di vita umane e dignitose ai profughi, qualsiasi strategia rischia di mettere a repentaglio i fondamenti del diritto internazionale”.
“Non basta il sostegno finanziario a Unhcr e Oim – aggiunge Manconi – per far sì che a centinaia di migliaia di esseri umani vengano risparmiate violenze, stupri e torture. Né ci sono allo stato attuale garanzie sulla capacità di intervento della guardia costiera libica nelle operazioni di soccorso e salvataggio dei naufraghi intercettati in mare, soprattutto nel momento in cui non sarà più permesso intervenire alle navi militari italiane o a quelle delle Ong. Il numero dei morti continua a crescere e la mia priorità politica, e non solo politica, non può che essere salvare vite umane, nel pieno rispetto del diritto del mare e delle convenzioni internazionali”, conclude Manconi.

Roma, 2 agosto 2017


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