‘Il Califfato non è riconducibile dentro una realtà territoriale, non ha confini. E’ uno scenario totalmente inedito perché la minaccia che oggi abbiamo davanti è altamente spontanea e dunque altrettanto imprevedibile. Per vincere questa sfida è necessario muoversi contemporaneamente su tre fronti. Il primo è quello militare, come sta facendo la Coalizione internazionale con il contributo fondamentale dei Paesi Arabi. Il secondo è l’azione preventiva e dell’intelligence, ovvero cercare di prevedere l’imprevedibile per non ripercorrere gli errori del passato. Ma queste due risposte non possono prescindere da una precisa azione politico diplomatica. Sono tre aspetti che vanno tenuti insieme perché le grandi democrazie dell’occidente devono trasmettere un messaggio forte e chiaro: accanto all’azione militare e all’azione dell’intelligence, bisogna saper prospettare un nuovo disegno del mondo. Solo così saremo in grado di contrastare il terrorismo’. Lo ha dichiarato Marco Minniti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Sicurezza, concludendo i lavori della conferenza internazionale organizzata dal Pd e dall’Ispi che si è tenuta questa mattina nella Sala Zuccari del Senato.

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