Egregio On. Franco Corleone, le fucilazione sommarie disposte nei confronti di militati italiani nel corso della prima guerra mondiale rappresentano un capitolo della nostra storia doloroso e troppo a lungo rimosso.
E’ una questione delicatissima, che tocca sensibilità ancora oggi vive, in particolare in quei territori dove, più che altrove, la memoria di quegli eventi è particolarmente sentita.
Ed è una questione della massima rilevanza che coinvolge la nostra storia e la nostra identità collettiva.
Come ha ricordato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, non ci è consentito “lasciare in ombra alcune pagine tristi e poco conosciute di quegli anni di guerra”… “In Europa sulla vicenda dei condannati a morte si è steso, per lunghissimi anni, il velo dell’oblio. Solo di recenti alcuni paesi come la Francia e l’Inghilterra hanno affrontato questa dolorosa questione, restituendo i fucilati alla storia e alla memoria nazionale”. E’ necessario quindi fare tutto il possibile, per arrivare anche in Italia, ad un atto che restituisca i fucilati della Prima Guerra mondiale alla storia e alla memoria collettiva.Da quando, pochi mesi, ne ho assunto la presidenza, la Commissione Difesa del Senato, sta lavorando con impegno e serietà sul tema, pur con le limitazioni imposteci dal Covid, con la volontà di arrivare in tempi rapidi alla riabilitazione storica di quei caduti, anche con atti simbolici e solenni.
Sono convinta che sia indispensabile la massima responsabilità di tutti, dentro e fuori del Parlamento, per arrivare a un testo condiviso che renda giustizia storica senza produrre altre lacerazioni.


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