“Oggi l’Aula del Senato ha votato la mozione di maggioranza che dà l’avvio formale alla missione navale in Libia. Stiamo così dando seguito alla richiesta fatta dalla Libia all’Italia, il 23 luglio scorso, nell’incontro tra Al-Sarraj e Gentiloni, quando ci è stato chiesto un sostegno efficace alla guardia costiera libica contro il traffico di esseri umani. Non è un blocco navale come qualcuno per demagogia ha detto, bensì un’importante iniziativa che vorremmo fosse estesa a tutta l’Europa”. Lo afferma il senatore del Pd Giancarlo Sangalli, intervenendo con dichiarazione di voto.
“Il dossier Libia rimane per noi determinante – prosegue – perché l’unità e la stabilità di quell’area coincide con il nostro interesse nazionale. Ma non per questo l’emergenza libica deve essere solo una questione italiana. Iniziative come quella portata avanti da Macron la settimana scorsa per stabilizzare la Libia in un dialogo proficuo tra Sarraj e Haftar, sono certamente positive e vanno nella direzione giusta. Ma se portate avanti da ogni Paese senza un coordinamento delle Nazioni Unite rischiano di non essere così efficaci come dovrebbero essere. Ci auguriamo che il nuovo inviato delle Nazioni Unite in Libia dia nuovo impulso a questa azione – conclude Sangalli – perché solo con un grande coordinamento di tutti i paesi europei e i protagonisti di quell’area, a iniziare dalla Tunisia, può venire una soluzione diplomatica a sostegno della stabilizzazione e del contrasto della tratta di esseri umani”.
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