“L’aggressione di Mosca all’Ucraina avrà ricadute economiche e avrà un impatto profondo sul sistema delle relazioni internazionali e sugli equilibri globali. Condividiamo, lo ribadiamo, la linea intrapresa a sostegno dell’Ucraina inserita nella ferma coesa reazione della Ue e NATO.
Condividiamo in pieno l’affermazione di Draghi secondo cui una difesa europea più forte rende la Nato più forte. Non va però nascosto che le esigenze che lo scenario internazionale ci pone davanti richiedono, nel breve termine, ben altra efficienza ed efficacia. La Difesa comune europea è un tema su cui l’Italia ha dato negli anni un contributo convinto e di valore che, con il ministro Guerini, oggi può vantare di avere raggiunto risultati nel percorso di avvicinamento.
La Bussola strategica con una capacità di intervento rapido fino a 5000 unità segna un passo molto importante ma non è sufficiente, ce lo dobbiamo dire”. Lo ha detto il senatore Vito Vattuone, capogruppo del Pd nella Commissione Difesa, nel suo intervento in aula sulla relazione del Premier Draghi alla vigilia del Consiglio europeo. “E’ necessario – ha proseguito Vattuone – semplificare i sistemi d’arma in ottica europea, per ottenere economie di scala e arrivare a un vero sistema di difesa integrato. A tutela della della pace, la Bussola sottolinea l’idea che la sicurezza debba essere inclusiva con la ricerca del dialogo a partire dal vicinato. Ciò che più conta è individuare ora le condizioni politiche, oggi più concrete, e il corretto processo decisionale per arrivare all’obiettivo della difesa comune. Per questo, sul tema la Commissione Difesa attraverso la presidente Pinotti ha chiesto un dibattito dedicato nell’Aula del Senato”.


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