‘Ci aveva sorpreso la tabella presentata da Cottarelli sulla Spending presentata al governo e ora a conferma delle nostre critiche viene l’aggiornamento dei dati forniti dall’Ocse per quanto riguarda la spesa sanitaria pubblica’. Lo dice la senatrice Nerina Dirindin, capogruppo Pd in commissione Sanità a margine della riunione di commissione. ‘I dati confermano che la Spesa sanitaria pubblica italiana è inferiore di ‘oltre un terzo alla media dei paesi dell’area Euro considerati nella spending review, e il divario è triplicato dall’inizio degli anni 2000’, sottolinea Dirindin citando la nota Ocse.
‘Inoltre – continua la senatrice – il benchmark, inserito affrettatamente nella tabella di Cottarelli, secondo il quale la spesa dovrebbe tendere al 5,25% del Pil, appare assolutamente incomprensibile. Come fa rilevare la stessa nota dell’Ocse ‘nell’intera area OCSE, sono solo sei i Paesi che hanno una spesa sanitaria pubblica inferiore al 5,25% del PIL (Cile, Corea, Polonia, Estonia, Ungheria, e Lussemburgo)’.
‘E’ necessario – sostiene Dirindin – che il governo chiarisca al Parlamento le modalità di calcolo del benchmark. In ogni caso noi lo chiederemo in commissione sanità. E comunque il valore del 5,25% del Pil non può essere considerato un riferimento per la spesa sanitaria del nostro Paese’.
‘Dispiace che una tabella statistica, che dovrebbe avere un valore puramente
descrittivo, contenga valori riferibili a obiettivi che competono alla politica, per di più di dimensioni così rilevanti’, conclude la senatrice Dirindin.