‘Una giornata dedicata all’ascolto e al confronto con tutti gli attori che concorrono alla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale a cui recentemente, come parlamentari, abbiamo voluto dedicare un’indagine conoscitiva che ha dimostrato la necessità di continuare a rafforzarne l’ efficienza a garanzia dei principi di universalità, solidarietà ed equità dettati dalla nostra Costituzione’, lo dice la senatrice Nerina Dirindin, capogruppo Pd in commissione Sanità, al seminario sulla Sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale, in corso presso la Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro del Senato con una presenza molto partecipata e qualificata.
‘Oggi – continua Dirindin – vogliamo rinnovare l’impegno per un percorso partecipato che tuteli il nostro servizio sanitario e lo vogliamo fare anche alla luce delle prossime misure sulla sanità che sono inserite nella legge di Stabilità in discussione al Senato. Sappiamo già che sono misure restrittive rispetto alle aspettative e alle richieste fatte anche dalle Regioni ma proprio per questo riteniamo necessario mantenere aperto il confronto con tutti i professionisti e gli operatori del settore, degli Enti locali e delle amministrazioni coinvolte, perché insieme si continui ad assicurare la sostenibilità del sistema. A cominciare – sostiene Dirindin – dalla salvaguardia e l’estensione dei LEA, dal superamento delle inaccettabili diseguaglianze regionali, da una giusta considerazione delle professioni, dalla riallocazione delle risorse applicando una seria ed efficace spending review che incida sugli sprechi ma non sull’accesso e la qualità delle cure e dell’assistenza sanitaria’.
‘Insomma – aggiunge – bisogna fare fronte comune per mantenere un bene prezioso come il nostro Servizio sanitario pubblico e anche per bloccare il tentativo strisciante di affidare alla sanità privata la domanda di salute della popolazione che non trova le risposte adeguate nel pubblico. Il cittadino ha bisogno di garanzie a tutela della sua salute e tutto il nostro impegno deve andare in questo senso nel rispetto dei diritti e della dignità di ognuno nel ruolo che svolge all’interno del sistema salute’, conclude Dirindin.