“Dopo mesi di attesa di una risposta promessa dal Ministro, oggi abbiamo presentato un’ interrogazione al ministro sul problema della sicurezza, in chiave antiterrorismo, delle Infrastrutture Critiche della sanità. Purtroppo alcuni osservatori hanno da tempo segnalato alcune debolezze dei nostri sistemi di sicurezza, sulle quali vorremmo essere rassicurati, in particolare delle tecnologie informatiche presenti nelle strutture sanitarie (password di accesso, requisiti dei dispositivi biomedicali, attestato di sicurezza rilasciato dai fornitori, procedure per acquisizione servizi, ecc.), che ci rendono potenzialmente vulnerabili rispetto eventuali attacchi di cyberterrorismo. Un tema importante, sul quale tutta la Commissione sanità del Senato chiede chiarezza ai ministeri competenti”. Lo afferma la senatrice Nerina Dirindin, capogruppo Pd in commissione Sanità, prima firmataria dell’interrogazione.
“In particolare – spiega Dirindin – chiediamo al Governo informazioni ufficiali sulla situazione della sicurezza (in chiave antirerrorismo) delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) all’interno delle strutture sanitarie  nonché sulle iniziative adottate dal Governo per monitorare la situazione nelle diverse regioni e province autonome. Inoltre è importante che il Governo comunichi quali iniziative intende adottare per favorire un miglioramento, su tutto il territorio nazionale della sicurezza della catena di approvvigionamento ed erogazione dei servizi sanitari; quali iniziative siano state adottate dal Governo affinché i fornitori di servizi assicurino uno specifico profilo di sicurezza, in coerenza con i regolamenti europei e quali iniziative siano state adottate dal Ministero della Salute per rappresentare alle autorità preposte un quadro sintetico e armonico del livello di esposizione delle Infrastrutture Critiche, al fine di agevolare interventi correttivi sia riguardanti il piano di protezione sia il quadro normativo vigente”, conclude Dirindin.