‘Non mi ritengo soddisfatta della risposta del governo sul grave problema dei mancati finanziamenti per la ricerca indipendente sui farmaci sollevato da una mia interrogazione rivolta ai ministri della Salute e dell’Economia. Una risposta che considero superficiale nei contenuti e bizzarra nelle motivazioni e che non giustifica, in tempi di crisi finanziaria e di tagli alla ricerca, il blocco di complessivi 38 milioni destinati alla ricerca su temi non di interesse commerciale’. Così la senatrice Nerina Dirindin, capogruppo della commissione Sanità commenta la risposta del sottosegretario alla Salute.
‘Il Fondo a supporto della ricerca indipendente – ricorda Dirindin – finanziato da un contributo pari al 5% delle spese promozionali (escluse le spese per il personale) annualmente versato dalle aziende farmaceutiche all’ Agenzia, ha autorizzato, dal 2009, 207 progetti per un finanziamento complessivo di poco inferiore ai 100 milioni di euro. Dal 2012, data dell’ultimo bando, i progetti non sono stati più finanziati, causando un grave danno alla ricerca indipendente e ai giovani ricercatori coinvolti’.
‘E’ grave – continua la senatrice – che si blocchino risorse così importanti con motivazioni risibili (la ‘mancanza di autorevoli esperti cui far valutare i progetti’!).Continuerò a insistere, e su questo annuncio una nuova interrogazione, affinché venga trovata al più presto una soluzione accettabile e si continui a finanziare un settore che dovrebbe essere motivo d’orgoglio per un Paese che crede nel valore della libera ricerca scientifica al solo servizio della scienza e dei cittadini’, conclude Dirindin.
‘Il Fondo a supporto della ricerca indipendente – ricorda Dirindin – finanziato da un contributo pari al 5% delle spese promozionali (escluse le spese per il personale) annualmente versato dalle aziende farmaceutiche all’ Agenzia, ha autorizzato, dal 2009, 207 progetti per un finanziamento complessivo di poco inferiore ai 100 milioni di euro. Dal 2012, data dell’ultimo bando, i progetti non sono stati più finanziati, causando un grave danno alla ricerca indipendente e ai giovani ricercatori coinvolti’.
‘E’ grave – continua la senatrice – che si blocchino risorse così importanti con motivazioni risibili (la ‘mancanza di autorevoli esperti cui far valutare i progetti’!).Continuerò a insistere, e su questo annuncio una nuova interrogazione, affinché venga trovata al più presto una soluzione accettabile e si continui a finanziare un settore che dovrebbe essere motivo d’orgoglio per un Paese che crede nel valore della libera ricerca scientifica al solo servizio della scienza e dei cittadini’, conclude Dirindin.