“Sono davvero colpita, come promotrice del provvedimento, della coerenza e la preparazione con cui la Questura di Imperia e la Polizia Postale hanno applicato la procedura di “ammonimento”, inserita nella norma entrata in vigore dallo scorso 18 giungo”. Così la Senatrice Elena Ferrara, prima firmataria della legge 71/2017, commenta la prima applicazione del provvendimento a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto al cyberbullismo. “Grazie alla proceduta di ammonimento inserita nella norma – osserva la Senatrice Democratica – il 15enne di Imperia, cui la Polizia Postale ha sequestrato le foto osè che minacciava di divulgare a danno di una coetanea, ha l’occasione di riscattarsi senza ricorrere al penale”. Un precedente importante, in grado di spingere le vittime a chiedere aiuto, ma anche nell’ottica della prevenzione. Le accuse a carico del ragazzo sono gravissime, come il possesso di materiale pedopornografico, minacce e violenza privata. “Grazie all”ammonimento’, il 15enne è nelle condizioni di rimediare alla propria condotta senza sporcare la fedina penale, con le conseguenze che questo può rappresentare per il suo futuro”, commenta Elena Ferrara. Nel caso in cui il ragazzo avesse inviato le foto? “La legge introduce la facoltà, dai 14 anni in poi, di richiedere la rimozione dei contenuti lesivi ai titolari del trattamento, a seconda del canale di diffusione, previa l’intervento del Garante della Privacy”, chiarisce la parlamentate piemontese. “Un diritto ineludibile per il percorso di crescita dei nostri ragazzi, sempre più condizionato dai social network”, osserva la Senatrice Ferrara. “L’episodio di Imperia traduce nel concreto quel principio di diritto mite richiamato più volte in Aula e nelle centinaia di incontri in tutta Italia cui ho partecipato per illustrare agli studenti, alle famiglie, nelle scuole e nei dibattiti pubblici i contenuti della legge”.


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