Primo firmatario di un’interpellanza urgente al governo in merito al rispetto degli impegni assunti di fronte all’Europa nell’attivazione di misure nelle scuole contro le discriminazioni nei confronti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender ‘Un contrappunto che dà conto del fronte integralista all’opera nel nostro paese contro la dignità sociale delle persone omosessuali’. Così il senatore del Partito Democratico Sergio Lo Giudice intervenendo sul caso esploso al liceo Giulio Cesare di Roma dove sono stati denunciati dei professori per aver proposto la lettura di un libro sull’omosessualità. ‘ieri mattina sono stati esposti davanti al Giulio Cesare dai giovani fascisti di Forza Nuova- sottolinea Lo Giudice – due squallidi striscioni omofobi inneggianti ai ‘maschi selvatici’, alla faccia dei principi della Convenzione di Istanbul salutata da tutte le sistituzioni come un’azione di contrasto al maschilismo violento di cui soffre la nostra cultura. Finora hanno assunto una posizione forte la Giunta comunale di Roma e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che hanno respinto in modo netto il tentativo di censurare un libro solo perché affronta senza pregiudizi una storia di genitorialità omosessuale. Nessuna voce è invece arrivata dal Ministero dell’Istruzione, da cui ci si aspetterebbe una parola in difesa di quelle scuole i quei docenti che operano per costruire una scuola che rappresenti davvero un ambiente inclusivo per tutti e che voglio in fornire ai loro studenti gli strumenti per consocerei la realtà oltre gli stereotipi dei ‘maschi selvatici’ e delle ‘checche isteriche’ che campeggiavano ieri sugli striscioni di Forza Nuova e che sono il prodotto di una sottocultura nazionale ancora difficile da sradicare. Più di un mese fa, io ed altri 32 senatrici e senatori del Partito Democratico abbiamo presentato un’interpellanza urgente al governo in merito al rispetto degli impegni assunti di fronte all’Europa nell’attivazione di misure nelle scuole contro tali discriminazioni ad oggi ancora senza risposta’. ‘Il silenzio delle istituzioni non é mai tale in una comunità – conclude l’esponente pd – c’é sempre qualcuno pronto a riempirlo con i suoi contenuti, magari fragorosi e violenti come in questo caso. É responsabilità di tutti fare in modo che questo non accada, e che le nostre scuole non diventino il luogo di uno scontro ideologico che non ha nulla a che fare con l’educazione dei nostri ragazzi e molto a che fare con un tentativo di compressione del libero insegnamento garantito dalla Costituzione e dei diritto degli studenti ad una cultura libera da censure animate da furori ideologici o confessionali’.

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