“Sconcertano le notizie riprese da alcuni media su un fantomatico coinvolgimento in azioni terroristiche del Fronte Polisario, propagandato anche da un libro italiano presentato la scorsa settimana alla Camera e su cui ho espresso contrarietà per il coinvolgimento delle istituzioni in un tentativo di bassa delegittimazione”.
E’ quanto afferma in una nota il senatore Stefano Vaccari, presidente dell’Intergruppo parlamentare di amicizia con il popolo saharawi.
“Queste falsità appaiono ancora più gravi a fronte di quanto riportato da Amnesty International e Human Rights Watch su ciò che sta avvenendo in Marocco – sottolinea l’esponente pd – dove attivisti saharawi accusati dell’omicidio di alcuni agenti di sicurezza nel 2010 perché obbligati a firmare delle confessioni su fogli di carta in bianco e dopo numerose torture, rischiano di essere condannati ingiustamente. Benché la Corte d’Appello abbia espresso la volontà di operare nel rispetto delle garanzie fondamentali del processo, esprimiamo preoccupazione memori delle plateali violazioni di queste ultime come ad esempio la mancata acquisizione di perizia medico-legale che accerti la presenza di segni di tortura sugli imputati, nonché il rigetto, privo di motivazione, di libertà provvisoria in favore degli stessi. Come Intergruppo parlamentare di amicizia con il popolo saharawi riteniamo opportuno intensificare la pressione internazionale, attraverso la presenza nel giudizio di sempre più numerosi osservatori, per garantire il corretto e trasparente svolgimento del dibattimento”.        
“La natura eminentemente politica di tale processo rende fondamentale il rispetto assoluto degli standard internazionali – conclude Vaccari- Allo stesso tempo, occorre riaffermare con forza la necessità di una soluzione politica pacifica della questione del Sahara Occidentale, attraverso il pieno ed effettivo esercizio del diritto di autodeterminazione per il popolo Saharawi”.

Roma. 18 luglio 2017


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