-“Personalmente preferisco discutere del
profilo che dovrebbe avere il candidato piuttosto che fare
giochetti sui nomi. Una cosa però posso dirla, almeno per quanto
mi riguarda ritengo che siano maturi i tempi per la candidatura
di una donna”. Lo ha dichiarato in un’intervista a iNews24 la
senatrice del Partito Democratico, Valeria Fedeli.
“Il momento dei nomi arriverà, ma adesso- ha detto- dobbiamo
dimostrare la stessa attenzione anche su altre questioni
fondamentali come i temi della prossima Legge di Bilancio, che
dovrà riuscire a mettere al centro una riforma seria delle
politiche attive del lavoro e garantire gli investimenti sulla
ricerca e la sanità”.
Fedeli ha poi parlato del possibile ingresso del M5s nel
gruppo dei Socialisti e Democratici Europei: “Se un movimento o
un gruppo politico sceglie di entrare nel S&D, dal mio punto di
vista è una buona notizia perché vuol dire che, in ambito
europeo, ci sono ulteriori forze politiche che scelgono di stare
nello stesso campo dei valori progressisti condivisi dal mio
partito” e ha aggiunto: “Ricordo quando a suo tempo, dopo la
svolta della Bolognina, come Pds affrontammo tutto il percorso
per entrare in quello che allora era il PSE. Fu un lavoro
importante, complesso e politicamente rilevante, e mi auguro che
questo processo venga intrapreso anche dal M5s, anche se fino ad
ora non mi sembra che abbiano affrontato il tema al loro interno
come dovrebbero”.
La senatrice Dem ha poi precisato: “Bene la svolta europeista,
ma decidere di entrare nella casa comune dove è collocato anche
il Pd è qualcosa che non può limitarsi solo ad una mera
iscrizione, e dico questo anche in virtù di quella che è stata la
precedente collocazione del M5s nella scorsa legislatura europea,
da Farage fino al gruppo misto”.
Sull’addio polemico di Calenda al gruppo S&D, Fedeli ha poi
concluso: “Un conto è essere dubbioso o critico nel merito
politico, sugli elementi di contenuto e sul percorso intrapreso
dal M5s, ma Calenda con questa sua scelta sta dicendo un’altra
cosa: che in Europa non vuole stare nello stesso gruppo con il Pd
perché, evidentemente, si trova meglio in un’altra collocazione,
insieme a +Europa e Italia Viva. Legittimo, ma almeno lo ammetta”.


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