“Dopo il via libera all’unanimità alla Camera, responsabilità della politica e del Parlamento è approvare in tempi rapidi il ddl sulla parità salariale anche al Senato. A questo scopo oggi è stato incardinato il testo di cui sono relatrice in commissione lavoro in sede deliberante, una scelta politica finalizzata a velocizzare al massimo l’approvazione e dare al Paese una legge su cui il Partito Democratico, che l’ha proposta, ha costruito una condivisione tra tutte le forze politiche presenti in Parlamento e con il sostegno del GOVERNO”. Così in una nota la senatrice PD Valeria Fedeli componente della commissione lavoro e relatrice sul provvedimento. “Una legge- aggiunge- che contiene tutti gli elementi per far compiere all’Italia quel salto necessario a colmare un gap ormai insostenibile. Oggi il divario salariale tra DONNE e uomini può arrivare nel privato fino al 20% a parità di mansione e di ore lavorate. Una donna su 3 lavora in forma part time non volontaria; l’11% delle madri con almeno un figlio non ha mai lavorato, un tasso tre volte superiore alla media europea. Secondo l’INPS, inoltre, le lavoratrici madri hanno una retribuzione del 12% inferiore a una lavoratrice senza figli. Nel provvedimento che dovremo discutere e approvare in Senato è previsto il rapporto periodico sulla situazione del personale maschile e femminile per avere indicatori precisi su stato delle assunzioni, formazione, promozione professionale, passaggi di qualifica, mobilità, integrazione salariale ecc; sanzioni per chi non lo presenta o trasmette informazioni false e il riconoscimento di un punteggio premiale per sgravi contributivi e accesso alle gare d’appalto e fondi europei. Si estendono inoltre le regole delle aziende private previste dalla legge Golfo Mosca anche alle aziende pubbliche per quanto riguarda la rappresentanza di genere ai livelli apicali. A dimostrazione che per superare il gap salariale bisogna agire, come fa questa legge, sulle tante cause che lo determinano. Un impegno assunto e condiviso con tante DONNE, associazioni, reti, forze politiche, sociale, sindacali e anche imprenditoriali che adesso va realizzato e concretizzato”.


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