“Investire sulla realizzazione di una società concretamente paritaria significa investire sul futuro dell’Italia e dell’Europa” lo dichiara la senatrice Pd Valeria Fedeli in occasione della giornata dedicata alla Festa delle Donne. “Alle nostre Madri Costituenti dobbiamo la straordinaria intuizione di aver indicato le differenze basate sul genere al primo posto tra gli ostacoli da rimuovere per costruire una società che riconosca a tutte e tutti pari dignità. A tutte e tutti noi spetta il compito di realizzarla pienamente. In Italia le donne subiscono ancora discriminazioni e violenze solo per via del loro essere donne. Le loro competenze e capacità troppo spesso vengono messe in un angolo. Il differenziale di occupazione femminile è di circa il 20%. A parità di mansioni e orario di lavoro, le lavoratrici vengono pagate il 18% in meno rispetto agli uomini. Nelle nostre università le donne rettore sono 6 contro 76; mille sono le sindache e ottomila i sindaci. Nei cda delle aziende si contano 5 mila manager donne contro 17mila uomini. Le responsabilità di cura sono ancora quasi totalmente a carico delle donne, senza alcun riconoscimento sociale ed economico. Sul fronte della violenza, i dati ci dicono che una donna su tre in Italia ha subito una qualche forma di violenza nel corso della vita. I femminicidi sono uno ogni tre giorni. Anche ieri, alla vigilia dell’8 marzo, due donne uccise dai loro partner. In Parlamento è in discussione un disegno di legge che si definisce per la bigenitorialità ma è in realtà contro i diritti dei bambini e delle donne. Vengono messe in discussione leggi che hanno riconosciuto quelle libertà delle donne conquistate in anni di battaglie. Penso alla legge sul divorzio, sull’aborto, sul delitto d’onore e sulla chiusura delle cosiddette case di tolleranza. Se vogliamo che i valori della democrazia, del progresso, della pace, della crescita sostenibile e della giustizia sociale si rafforzino in Italia e in Europa dobbiamo investire sempre di più nelle leadership femminili e portare avanti nelle istituzioni, nella società, con le donne e con gli uomini la fondamentale battaglia per la parità di genere e il contrasto a ogni forma di violenza e discriminazione”.


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