“In queste ultime settimane si rincorrono le segnalazioni di lavoratrici madri – soprattutto con contratti atipici – costrette a rinunciare al proprio impiego per via delle crescenti difficoltà a gestire un carico di lavoro familiare e di cura dei figli sempre più gravoso sia per via di quarantene e isolamenti cautelativi che per l’indisponibilità dei datori di lavoro a concordare, anche in ragione di suddette circostanze, forme più flessibili di svolgimento delle mansioni. Ci troviamo pericolosamente di fronte al rischio, che per moltissime donne è già realtà, di un dramma personale, umano, professionale e sociale per l’intera collettività che un Paese civile non può in alcun modo permettersi di tollerare o sottovalutare. Per questo – scrive la senatrice Pd Valeria Fedeli in una lettera ad Avvenire – va dunque immediatamente attivato un meccanismo di valutazione dell’impatto di genere ex ante che intervenga su tutte le scelte che governo e Parlamento si accingono a compiere rispetto ai provvedimenti mirati a dare sostegno alle categorie più colpite dalle chiusure decise per rallentare la corsa dei contagi da Covid 19. Penso in particolare al Dl Ristori e all’annunciato Dl Ristori bis e al piano di spesa delle ingenti risorse messe a disposizione dall’Europa con il New Generation Eu (…) Non è immaginabile per il nostro Paese – si legge ancora – affrontare le prossime settimane di chiusure, limitazione dei movimenti e degli spazi di interazione e socialità, la lotta al virus sul fronte sanitario, economico, sociale, sacrificando le donne, il loro lavoro, la loro dignità di lavoratrici, di madri, di persone. Il loro contributo, la loro resilienza è fondamentale oggi come lo sarà domani per rilanciare la crescita in senso finalmente più sostenibile, innovativo, equo, paritario. Ma bisogna agire ora e farlo con decisione, concretezza, coesione e senso di responsabilità”.


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