“In questi mesi, dentro e fuori il Parlamento, le donne sono state e sono protagoniste di una straordinaria prova di resilienza e capacità di ripartenza. Esattamente le due parole chiave su cui è declinato il Piano del governo per la realizzazione degli obiettivi che attraverso il Recovery Fund l’Italia deve centrare. Pertanto considero essenziale al dibattito che è in corso in queste ore per un rilancio vero dell’azione di governo del Paese il pieno coinvolgimento delle competenze femminili” così in una nota la senatrice Pd Valeria Fedeli. “Non si può parlare delle donne solo per citarle come ministre “sacrificabili” nell’ottica di un eventuale rimpasto. È non solo miope e perdente ma anche contrario alla necessità di rafforzare la componente femminile nella rosa delle responsabilità politiche e di governo. Dopo che il Parlamento ha già assunto una serie di atti alla Camera e al Senato sulle linee guida per il Recovery Plan e una mozione votata nel maggio scorso in Senato che impegna il governo su un piano straordinario per l’occupazione femminile, lotta al gender gap, parità salariale, meccanismo di valutazione ex ante dell’impatto di genere di tutte le politiche, oggi serve coerenza rispetto a quelle scelte. Scelte peraltro condivise con un vasto movimento di donne e uomini che attraverso reti, associazioni, sindacati, forze datoriali, imprese, Università, enti sociali, culturali ecc stanno facendo sentire con forza la loro voce nel chiedere, con la campagna Half of it, che metà delle risorse del Next Generation Eu siano destinate al superamento delle disuguaglianze di genere, principale freno al potenziale di sviluppo del nostro Paese. Ritengo che queste debbano essere le questioni su cui misurare
la qualità delle soluzioni allo studio per ridare slancio e prospettiva all’impegno che come donne e uomini della politica, del Partito Democratico e delle istituzioni ci dobbiamo dare. C’è una grande responsabilità di cui dobbiamo essere all’altezza: quella di non sprecare un’occasione storica che solo con il pieno coinvolgimento delle donne potrà essere davvero realizzata per assicurare a tutti, donne e uomini insieme, e alla prossima generazione futuro, crescita, benessere, un aumento solido del Pil e della competitività del nostro Paese”.


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