“Abbiamo molto apprezzato la relazione del segretario Letta in Direzione per chiarezza, metodo e contenuti. In questi 59 giorni di campagna elettorale abbiamo la grande occasione di trasformare le criticità in opportunità. C’è un vento che guarda al Pd con fiducia e speranza, è questo che dobbiamo trasmettere alle cittadine e ai cittadini. La pandemia non è stata uguale per tutti, ha aumentato le diseguaglianze, con il governo Draghi stavamo lavorando proprio a questo. Ora dobbiamo trasmettere la fiducia e la speranza che il riscatto dal bisogno per tanti è possibile e che noi ci candidiamo con questo impegno, è questo il nostro baricentro”. Lo ha detto nella Direzione del Pd la senatrice Valeria Valente, presidente della Commissione femminicidio.

“I sondaggi ci danno in risalita  – ha proseguito Valente – tra le persone in carne ed ossa c’è un clima positivo verso il Pd, carichiamoci di entusiasmo e trasmettiamolo, abbiamo tantissime e straordinarie risorse dalla nostra, sui territori e a livello nazionale. Dovremo declinare le nostre priorità in maniera chiara, radicale e coraggiosa, mettendoci cuore e sentimento. Nel merito, capovolgiamo stereotipi: puntiamo su donne e giovani non nella logica di proteggere quelli che per tante differenti ragioni oggi si presentano  come soggetti più esposti o vulnerabili, ma per guardare a loro come alle migliori risorse che abbiamo da liberare e sprigionare e per utilizzare i migliori talenti e le più grandi competenze di cui il paese dispone, oggi inutilizzati per mancanza di condizioni. Stiamo accanto alle imprese in difficoltà e alle persone laboriose e silenziose che in questo momento stanno pensando che la politica si sta dimostrando troppo distante da loro e che niente cambia. In gioco c’è non solo la qualità della politica, ma dello sviluppo dell’Italia. Dobbiamo essere consapevoli che la ricetta della destra sulle donne è chiara, devono a stare a casa e fare più figli. Noi invece sappiamo che la denatalità si combatte con l’occupazione femminile, offrendo alle donne servizi e lavoro sicuro, compatibile con la maternità, che valorizzi, riconosca e promuova competenze e carriere. Questa, accanto a un numero adeguato e giusto di donne candidate, a uno sguardo femminista  e a un a un punto di vista che faccia della cura dell’ambiente e delle persone il centro, può essere la strada giusta “.


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