“L’amministrazione Raggi inizia con un segno distintivo ben preciso: la nomina di un consigliere comunale a Capo di Gabinetto con uno stipendio da fare invidia al più qualificato dei manager. Peccato non ne abbia lo standing. E c’è dell’altro. Per aggirare la legge Severino i poteri di firma vengono affidati al suo vice.
Cose da, anzi no, neanche da Prima Repubblica.
E questa sarebbe la banda degli onesti in Campidoglio: un ex fedelissimo di Alemanno e Polverini, ex assessori di Marino, i soliti fedelissimi del cerchio magico di Di Maio, Ecco a voi il nuovo che avanza”.
Lo afferma il senatore del Partito Democratico Stefano Esposito.


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