Esprimo soddisfazione e un plauso per la segnalazione fatta ad Antitrust sul caso Metroweb-Telecom – ha dichiarato il Sen Stefano Esposito, vicepresidente della commissione Trasporti e Comunicazioni del Senato.
Ho già segnalato il forte rischio dell’eliminazione della concorrenza che potrebbe derivare dall’acquisizione da parte di Telecom dell’unico operatore alternativo in fibra FTTH.
Pochi giorni fa lo stesso Presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, è intervenuto sul caso Telecom-Metroweb, spiegando che l’eventuale matrimonio – citato anche nella recente indagine conoscitiva Agcom-Antitrust sulla banda larga in Italia – “meriterebbe una valutazione particolarmente seria”, essendo un caso di concentrazione sul quale non è da escludere un via libera, ma solo con “condizioni molto severe, basti pensare al caso Unipol-Fonsai”. Ora che l’Antitrust è stata investita della vicenda, siamo sicuri che ci sarà una seria ed attenta vigilanza.
Sia chiaro, però, che l’asta “beauty contest” non può essere ritenuta la soluzione, perché se dovesse essere aggiudicata a Telecom si otterrebbe un rafforzamento della sua posizione dominante e si riproporrebbero le medesime criticità anticoncorrenziali già riscontrate sul rame.
L’occasione è propizia per lavorare a un progetto di co-investimento da parte degli operatori del settore, con un ruolo attivo e maggioritario di Cassa depositi e Prestiti, nella creazione, finalmente, di quel veicolo societario in grado di sviluppare la fibra ottica per la digitalizzazione del paese.

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