Assessore Esposito, ha fatto pace con Marino?
 «Non abbiamo mica litigato, voi giornalisti esagerate sempre».
Ma come? Lei ha difeso l`autista ribelle e il sindaco le ha dato del ‘politico del secolo scorso’ che quando c`è da sanzionare o da punire si mette in mezzo per difendere le sue clientele.
«Su questa questione abbiamo opinioni diverse. Io sto cercando di ristabilire un clima di dialogo e responsabilità, per questo ho chiamato e voluto incontrare Rosso. Ma comunque le parole di Marino non erano riferite a me. Io sono tutto tranne che un marchettaro, una categoria che non mi appartiene, tant`è che ho pagato un prezzo altissimo nella mia attività politica».
Diplomatico. Intanto il povero autista, per aver detto che la colpa dei disservizi non è solo dei lavoratori che boicottano, si è beccato una sospensione a tempo indeterminato.
«Non è vero. Poco fa il dg Micheli mi ha detto: ‘Guarda che noi non l`abbiamo sospeso dallo stipendio’. E dopo la lettera di scuse che Rosso ha scritto su mio suggerimento, il capo del personale lo convocherà e si andrà verso una sanzione giusta. Tre giorni di stop penso siano più che sufficienti. Non ha mica ucciso nessuno. E poi non ha nemmeno detto cose sbagliatissime».
Quindi i disagi dell`ultimo mese non si devono solo a quei cattivoni dei lavoratori ma anche, come dicono loro, ai troppi guasti e a un parco macchine obsoleto?
 «Io penso che ci siano tante concause. Certamente c`è una parte del sindacato – come dimostra lo sciopero convocato per il 7 agosto dall`Usb – che rema contro l`azienda e contro i romani. E sia chiaro che quei sindacati che fanno carne da macello degli utenti resteranno fuori da ogni accordo. Li costringeremo a chiedere scusa».
Per dare un segnale e liberarsi dei troppi dirigenti strapagati, qualcuno ha proposto di licenziare quelli assunti nell`era Parentopoli da Alemanno, lei è d`accordo?
«Sarebbe bello ma dubito si possa fare. Però li si può far lavorare. E non è detto che debbano restare negli. uffici, se abbiamo bisogno di controllori o di autisti, gli si fa un bel corso di formazione e li si manda in strada».
Viste le sue battaglie a favore dell`alta velocità, pensa di riuscire a trasformare l`Atac in Atav?
 
«È il mio sogno e credo che i romani me ne sarebbero grati. Battute a parte, in giunta abbiamo già stanziato 178 milioni per la ricapitalizzazione e 50 per la manutenzione dei mezzi. Un primo passo che ci porterà lontano».

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