«Uno spettacolo indegno». Il giudizio del senatore Pd Stefano Esposito su quanto sta accadendo a Roma è netto. Sulla guerra interna ai 5 stelle e sull`imbarazzo con cui il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio sta cercando dall`angolo del processo politico in cui è stato spinto dai suoi stessi compagni di partito. «Dopo aver detto che non aveva capito la mail in cui lo informavano del fatto che l`assessora Muraro era indagata spiega – Di Maio sta cercando di accreditare le tesi di un complotto globale contro di loro. Si capisce chiaramente che è un tentativo di spostare l`attenzione dalle bugie che hanno raccontato, dalle menzogne che hanno costruito e dalle lotte di potere che li stanno dilaniando».
La Muraro, contrariamente a quanto chiesto dal direttorio nella riunione fiume di martedì, resta al suo posto nonostante l`inchiesta e nonostante le bugie del sindaco e di Di Maio.
«Quello che Di Maio, la sindaca Raggi e gli altri devono spiegarci è quali interessi inconfessabili ci sono dietro a questo spettacolo indecoroso di bugie lotte fratricide e scuse patetiche. Perché dietro, evidentemente c`è qualcosa di così grosso da valere qualsiasi mezzo per difenderlo. Quali patti hanno stretto a Roma Di Maio, la Raggi e la Muraro? Patti evidentemente non elettorali, visto che la vittoria dei Cinque Stelle alle amministrative era abbastanza scontata, ma finalizzati alla tutela di ben altri interessi. Di Maio sta già preparando le risorse necessarie per la corsa elettorale nazionale? Che tipo di accordi sono stati fatti con Cerroni? Sappiamo che il business dei rifiuti a Roma vale un miliardo di euro all`anno per cui la domanda che dobbiamo fare alla Raggi, a Di Maio, al direttorio, al mini direttorio e ad ogni altro protagonista di questa faida è innanzitutto una: questo teatrino di bugie, di segreti e di trame serve a tutelare quali accordi?»
Secondo alcuni retroscena anche l`assessore Berdini avrebbe parlato di grumi di potere e fili che condizionano l`attività politica della giunta.
«Quello che stanno cercando di fare è di alzare una cortina fumogena per nascondere la sostanza delle questioni. Soprattutto ci sta provando Di Battista che continua a parlare di complotto ordito contro la giunta Raggi per il loro “no” alle Olimpiadi. Voglio ricordare però che ad aprire alla possibilità di dare il via libera all`organizzazione dei Giochi, peraltro con argomentazioni molto condivisibili e realistiche sulle risorse da utilizzare per le priorità infrastrutturali della città, è stato proprio l`assessore all`Urbanistica Berdini. E per questo è stato massacrato».
I legami di Marra con Alemanno e Polverini, quelli della Muraro con Panzironi. Solo un caso?
«Mi pare evidente che il grumo di potere che si muove dietro le quinte della giunta Raggi appartenga a quella destra nera romana. Come ho segnalato giorni fa non mi pare secondario notare che il Circolo Canottieri Lazio, feudo di Previti, nei tre mesi precedenti la campagna elettorale ha organizzato cene con il mondo dell`impresa romana, i cosiddetti poteri forti, per sponsorizzare la candidatura di Virginia Raggi. Poi aggiungiamo che lo studio Sammarco ci ha “regalato” l`assessore al bilancio De Dominicis. Marra e la Muraro, evidentemente, sono i due architrave di un accordo che non è solo politico. È arrivato il momento di cominciare a chiedersi in cosa consista davvero questo accordo e con chi è stato stipulato».
Di sicuro le ultime vicende hanno messo in archivio il mito della legalità e trasparenza del Movimento.
«Personalmente sono stufo di sentir parlare della loro diversità. Hanno dipinto tutti gli altri come ladri e mascalzoni e hanno chiesto di essere messi alla prova per dimostrare la loro diversità. I romani li hanno messi alla prova e stanno scoprendo che non sono affatto così diversi. C`è poco da continuare a gridare “onestà, onestà”, le vicende di questi giorni stanno dimostrando che il Movimento rappresenta un`opacità degna della peggior prima Repubblica. E Di Maio, provando a battere la strada del complotto dei media, ricorda il miglior Berlusconi. La loro agiografia è stata smentita dai fatti e lo avevamo già visto nella storia delle amministrazioni di Quarto, di Livorno e di Bagheria. Noi lo avevamo detto che non sono affatto quello che dicevano di essere».
Sembra che Grillo abbia fatto da garante ad una pace annata. Durerà?
«Si compatteranno attorno alla tesi del complotto, fingeranno di essere ancora tutti uniti e la Raggi andrà avanti come se niente fosse. Per ora almeno, perché personalmente credo che la vicenda Muraro sia tutt`altro che finita e che dall`inchiesta della magistratura usciranno fuori novità molto pesanti. Non credo che il problema dell`assessore siano i reati ambientali».


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