Questa mattina ho incontrato Christian Rosso, autista Atac. Poco fa ho ricevuto una sua lettera a cui ho risposto. Trovate i testi in allegato.
Alla cortese attenzione
dell’assessore ai Trasporti Stefano Esposito

Con questo scritto mi rivolgo all’assessore ai Trasporti Stefano Esposito, al Sindaco Ignazio Marino, ai miei colleghi di Roma, alla dirigenza di Atac.

Con il mio video ‘denuncia’non intendevo recare danno all’immagine e alla reputazione di Atac. Il mio gesto voleva solo far chiarezza sulla questione del disservizio, che sta provocando malesseri e incomprensioni con la cittadinanza. Il mio video voleva solo far emergere l’aspetto della ‘non responsabilità’ di chi sta lavorando e che noi (lavoratori) siamo vittime di questo sistema. Il mio intento era quello di aiutare i cittadini romani a non individuare i lavoratori Atac come nemici. Sono consapevole di aver violato le regole, ma non ritengo di aver commesso un ‘crimine’ da ergastolo. Non intendo rinnegare nulla, ma voglio che sia chiaro che il mio gesto non intendeva compromettere l’immagine di Atac, visto che mi sento parte di questa azienda e che ne porto orgogliosamente la divisa. Spero che si possa tener conto della mia onestà, del mio rispetto per l’azienda nella valutazione della sanzione che mi verrà comminata. Mi auguro che si possa aprire un dialogo con la dirigenza di Atac, per spiegare che sono pronto a fare la mia parte come lavoratore.

In fede Christian Rosso
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Caro Christian Rosso,

ho letto con attenzione la tua lettera di spiegazioni, che trasmetterò volentieri al sindaco e ai vertici di Atac. Proprio alla dirigenza dell’azienda rinnovo l’appello a riconsiderare tutta questa vicenda. Gli autisti dell’Atac non sono il nemico, ma lavoratori che vanno coinvolti in un processo di riforma complessiva del sistema dei trasporti urbani a Roma. I lavoratori devono essere consapevoli che il tempo della rivendicazione per la rivendicazione è finito, c’è bisogno di confronto e responsabilità. E’ per questo che è giusto sanzionare il tuo comportamento, ma con equilibrio. Per risolvere i problemi della mobilità nella Capitale è arrivato il momento di una maggiore serenità e rispetto nei confronti dei cittadini romani.

Stefano Esposito

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